Orecchini Portofino
Orecchini pendenti in oro bianco 18 carati composti da due cabochon ovali in pietra di luna per carati 5.14 complessivi e due gocce pendenti in tanzanite del peso complessivo di 17.17 carati, scontornate da 0.65 carati di diamanti bianchi.
Questo gioiello è stato disegnato da Alex Jona e realizzato a mano da artigiani orafi specializzati utilizzando le ultime tecnologie e prestando la massima attenzione ai dettagli. Il marchio "Alex Jona 404TO" garantisce l'origine del prodotto Alex Jona. I diamanti impiegati sono di altissima qualità in termini di purezza, colore e taglio e provengono da fonti legittime non coinvolte nel finanziamento di conflitti.
L’Oro Bianco 18 carati
L’oro bianco 18 carati è una lega costituita al 75% da oro e al 25% da palladio ed argento. Essendo l’oro puro di colore giallo intenso l’effetto finale è sempre giallognolo. Per ottenere un bianco intenso e vivo, come ultima fase della finitura, viene eseguita la rodiatura.
Il Rodio
Con il termine “rodiato” ci si riferisce alla rodiatura, cioè ad un procedimento di placcatura al rodio a cui viene sottoposto il gioiello. Il rodio è un metallo nobile, bianco brillante. In gioielleria lo si usa per conferire maggiore resistenza e brillantezza ad un gioiello. Quando si desidera procedere alla rodiatura di un gioiello quest’ultimo viene placcato, cioè ricoperto, con uno strato di rodio. Il gioiello viene sottoposto ad un bagno nel metallo fuso servendosi anche dell’elettricità (procedimento galvanico). Tale operazione può essere eseguita su diversi metalli: sul platino, sull’oro bianco e sull’argento
La Tanzanite
La tanzanite è una varietà della zoisite e fu scoperta nei primi di gennaio del 1967 nel nord della Tanzania, Africa. Presenta un colore che viene definito “bluviola” perché va dal blu al viola cambiando a seconda dell’orientamento della luce. Uno dei più famosi cristalli di tanzanite è il "Queen of Kilimanjaro", di ben 242 carati. È ad oggi posizionato su una tiara adornata con 803 tsavoriti (varietà di granato verde) e 913 diamanti, esposta al "Gallery of Gold and Gems at the Royal Ontario Museum" a Toronto, Ontario, Canada.
La Pietra di luna
Una lucentezza spettrale si muove sotto la superficie di questo feldspato, come la luce della luna che brilla nell'acqua. La delicata bellezza di Moonstone e il suo patrimonio di lunga data lo rendono forse il membro di qualità gemma più familiare del gruppo dei feldspati. I feldspati sono i minerali più diffusi nella crosta terrestre, nonché alcuni dei più diversi. Puoi raccogliere una roccia in qualsiasi parte del mondo e probabilmente scoprirai che contiene uno o due minerali del gruppo dei feldspati. Moonstone è una varietà dell'ortoclasi minerale del gruppo feldspato. Durante la formazione, l'ortoclasio e l'albite si separano in strati alternati. Quando la luce cade tra questi strati sottili si disperde producendo il fenomeno chiamato adularescenza. L'adularescenza è la luce che sembra fluttuare attraverso una gemma. Anche altri minerali di feldspato possono mostrare adularescenza tra cui labradorite e sanidino.
Il Diamante
Il suo nome deriva dal greco “Adamas” che significa “indomabile” per via della sua estrema durezza. Il diamante è il minerale di origine naturale più duro che si conosca, la sua durezza Mohs è pari a 10. Resistendo molto bene all’usura, il diamante è adatto ad essere indossato quotidianamente e di conseguenza è ampiamente utilizzato nella gioielleria. La rarità e l’eccezionale lucentezza del diamante lo rendono la pietra più preziosa al mondo ed il simbolo assoluto dell’amore eterno. Il diamante si declina in diverse tinte, da quello bianco più celebre, anche detto “incolore”, a quelli “fancy” che vanno dal giallo al rosa, nero, champagne... La qualità di un diamante dipende dalla perfetta combinazione di quattro criteri: colore, taglio, purezza e caratura che si coniugano all’infinito per fare di ogni pietra una gemma unica. Il taglio dei diamanti grezzi per trasformarli in gemme da gioielleria è un’operazione delicata. La forma più comune di taglio del diamante è quella rotonda, denominata a brillante, considerata la migliore in quanto è quella che meglio esalta le caratteristiche di rifrazione della luce.